Scrivo per rassicurare quanti (ma quanti?!?!??) di voi fossero in pensiero per me, dato che dopo aver lasciato intendere che praticamente sono sfruttata al lavoro e, soprattutto, dopo aver osato scrivere qualcosa sul Cavaliere (sempre sia lodato), non ho più postato...
Come vedete non sono stata gambizzata nè sono rimasta sepolta da massi in miniera: è tutto molto più semplice e sicuramente meno eroico. Avendo deciso di vivere in campagna, per ora l'adsl non arriva e quindi ci si arrangia con una chiavetta che ci dà la possibilità di navigare per 4 ore al giorno, ore che per la maggior parte sono usate per "raccogliere dati" dalla rete e non dalla sottoscritta per scrivere. Altro motivo di astensionismo/assenteismo è che dopo il lavoro non sempre ho voglia di scrivere, anzi, più correttamente, non sempre ho qualcosa di minimamente interessante da scrivere. Ma allora perchè ho deciso di non esimermi prorpio oggi?
Semplice, ho scoperto c'è qualcuno che mi legge e che non avendo novità da un po' si chiede il perchè.
Avendo iniziato a scrivere sul blog un po' per gioco, devo dire che mi stupisce e mi fa proprio piacere che ci sia qualcuno che usa il mio blog col senso che io ho voluto dargli, cioè come un diario pubblico utile soprattutto a migliorare la comunicazione con gli altri.
Detto questo, torno al motivo che mi ha portata a postare questa sera: il lavoro non è così male come mi era sembrato all'inizio. Certo, non è semplice e sicuramente ho visto finora solo parte di quelle che saranno le mie mansioni, ma per ora sono poprio contenta e quindi che dire...
grazie amiche che vi siete preoccupate per me in questi giorni: per ora va tutto bene!!!
mercoledì 19 novembre 2008
giovedì 6 novembre 2008
Grazie Silvio
Grazie Silvio, perchè hai deciso di tornare a deliziarci con delle perle di buon gusto, con uscite che ben rispecchiano il tuo spessore. Grazie Silvio per fare in modo che il mondo abbia dell'Italia un'immagine forte e degna di rispetto. Grazie Silvio, perchè sei schietto e sincero, perchè si vede che quello che dici ti viene dal cuore, perchè non rinunci mai a fare una battuta o una gag innocente... come oggi, che per descrivere Obama, il neo-eletto presidente degli Sati Uniti, hai detto che è giovane, bello e abbronzato!
A ragione, poi, ti arrabbi quando qualcuno ti fa notare che, forse, non avresti dovuto parlare in questi termini: chi non ha capito quello che volevi dire, vuole solo fare polemica!
Mah, ci meritiamo proprio tutte le figure che ci fai fare di fronte al mondo?
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per fortuna che c'è Silvio
domenica 2 novembre 2008
Notizie da Alcatraz
Prendo a prestito la felice espressione dalla Lollo, che lavora in miniera da più anni di me...
... eh sì, dall'ultima volta che ho postato ho cambiato lavoro, ho cambiato praticamente vita: mi sono scontrata con la realtà che mi circonda da una vita, una realtà che ho cercato in ogni modo di evitare: l'azienda del Nord-Est. Per una volta voglio essere seria: non credo che il lavoro debiliti l'uomo, non voglio neanche sostenere che preferirei un bel lavoro da imboscata, magari statale, così ci togliamo i pensieri per qualsiasi tipo di fallimento o tracollo finanziario. Credo però che il concetto di lavoro portato avanti nell'azienda in cui lavoro non sia rispettoso della persona, intesa come complesso di doveri ma anche di diritti, di necessità ma anche di scelte libere: insomma, quello che provo a scrivere è che ci deve essere un tempo dedicato al lavoro, ma anche un tempo dedicato al proprio privato. Non mi sembra un concetto difficile da comprendere nè un disorso che vale per una minoranza di persone. Ma allora perchè, quando decido che non voglio fare troppe ore di straordinario (si badi bene: qualcuna la accetto, ma più di 20 in un mese no!), vengo vista come una che vuole boicottare la baracca?
Non scrivo di cose successe e riportate: scrivo di quello che ho potuto vedere e sentire io stessa non più di due giorni fa: beh, ho deciso di non accettare questa prepotenza e proverò a difendere con i denti il mio tempo libero, dato che per me vale molto più di qualsiasi paga oraria possano offrirmi. Voglio difenderlo perchè non volgio rinunciare a sentirmi viva.
Chi mi conosce sa che per me il lavoro è un aspetto marginale della mia vita: non cerco affermazione o carriera; voglio fare un lavoro onesto, anche da un punto di vista etico, ma finchè potrò scegliere, non concederò al lavoro più tempo di quanto stabilito dal contratto. Spero di tenere duro e di riuscire a far capire le mie ragioni anche al mio capo, altrimenti vi chiederò di incrociare ancora le dita per me!!!
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