Prendo a prestito la felice espressione dalla Lollo, che lavora in miniera da più anni di me...
... eh sì, dall'ultima volta che ho postato ho cambiato lavoro, ho cambiato praticamente vita: mi sono scontrata con la realtà che mi circonda da una vita, una realtà che ho cercato in ogni modo di evitare: l'azienda del Nord-Est. Per una volta voglio essere seria: non credo che il lavoro debiliti l'uomo, non voglio neanche sostenere che preferirei un bel lavoro da imboscata, magari statale, così ci togliamo i pensieri per qualsiasi tipo di fallimento o tracollo finanziario. Credo però che il concetto di lavoro portato avanti nell'azienda in cui lavoro non sia rispettoso della persona, intesa come complesso di doveri ma anche di diritti, di necessità ma anche di scelte libere: insomma, quello che provo a scrivere è che ci deve essere un tempo dedicato al lavoro, ma anche un tempo dedicato al proprio privato. Non mi sembra un concetto difficile da comprendere nè un disorso che vale per una minoranza di persone. Ma allora perchè, quando decido che non voglio fare troppe ore di straordinario (si badi bene: qualcuna la accetto, ma più di 20 in un mese no!), vengo vista come una che vuole boicottare la baracca?
Non scrivo di cose successe e riportate: scrivo di quello che ho potuto vedere e sentire io stessa non più di due giorni fa: beh, ho deciso di non accettare questa prepotenza e proverò a difendere con i denti il mio tempo libero, dato che per me vale molto più di qualsiasi paga oraria possano offrirmi. Voglio difenderlo perchè non volgio rinunciare a sentirmi viva.
Chi mi conosce sa che per me il lavoro è un aspetto marginale della mia vita: non cerco affermazione o carriera; voglio fare un lavoro onesto, anche da un punto di vista etico, ma finchè potrò scegliere, non concederò al lavoro più tempo di quanto stabilito dal contratto. Spero di tenere duro e di riuscire a far capire le mie ragioni anche al mio capo, altrimenti vi chiederò di incrociare ancora le dita per me!!!
1 commento:
Ah però...
L'ultima volta che ci siamo sentite non avevo percepito questo aspetto della tua questione lavorativa...
Se ti può consolare, ho smesso di fare straordinari nel preciso istante in cui (per nuovo contratto e per carità considerevole aumento di stipendio) hanno smesso di pagarmeli!
:-)
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